Dopo aver parlato della situazione del theatrical 2023, proseguo l’analisi sulla ricerca del MIC “Tutti i numeri del cinema e dell’audiovisivo 2023”. Anche per quanto riguarda l'audiovisivo, le opere Tv e web che sono state prodotte l'anno scorso fanno segnare numeri record. In effetti, sono 248 (185 TV e 63 Web), il che significa un dato più che doppio del 2019 (111), un forte incremento rispetto al 2021 (160) e un'ulteriore progressione rispetto al 2022 (230). Ovvio che aumentano anche i budget complessivi (824M, erano invece 729M nel 2022) e il relativo tax credit, che arriva a 254,8 milioni di euro, con un aumento del 6% sul 2022. Anche in questo caso, è un facile pronostico pensare che nel 2024 i numeri saranno in flessione, ma vedremo...
A livello di generi, un dato che mi sembra molto significativo, è come la TV abbia diminuito le opere di animazione (da 20 a 14), mentre il Web le abbia raddoppiate (da 5 a 10). Anche nell'audiovisivo, i documentari continuano a crescere, arrivando a 123 titoli (erano 119 nel 2022), ma va detto che c'è una flessione nei docu web (25 nel 2022, 22 nel 2023). Tuttavia, mentre sull’eccesso di documentari cinema (che in larga parte non trovano spazio in sala) sono molto critico, in questo caso sarebbe importante capire meglio che tipologia di prodotti vengono realizzati, e se sono commercialmente più efficaci (probabilmente sì).
A livello di coproduzioni, mi sembra notevole la crescita economica dei film coprodotti tra il 2022 e il 2023, che non si riflette tanto nel cambiamento del numero di film (passati dai 172 del 2022 ai 185 del 2023), quanto nei costi totali delle coproduzioni (129M di euro due anni fa, 186,6M l'anno scorso). Un aspetto su cui conviene fare attenzione, sono gli investimenti stranieri, rimasti sostanzialmente stabili (73M in entrambi gli ultimi due anni), mentre sono più che raddoppiati gli investimenti italiani (113M contro i 55M del 2022). Qui sono molto curioso sul livello dei capitali esteri nelle produzioni 2024.
A livello di fonti di finanziamento, posso confermare un discorso che avevo già fatto sui film cinema e sulle Film Commission, che diventano ancora più marginali, visto che parliamo di 5,14M nel 2023 (comunque in aumento sui 4,72M del 2022), cifre che sui costi totali (824M) sono sostanzialmente insignificanti e inferiori all’1%. Ancora meno importante l'apporto dei contributi selettivi alla produzione, che passano dai 3,05M del 2022 agli 1,98M del 2023.
Enorme (+189%) l'aumento del tax credit richiesto tra il 2019 e il 2023, quando si è arrivati a 276,3M di euro rispetto ai 95,71M di quattro anni prima. L'incremento più significativo arriva dalle produzioni di finzione web, che nel 2022 avevano portato a richieste per 46,7M, mentre nel 2023 a 64,1M.
Rispetto al 2019 il numero di società di produzione che ha fatto richiesta di tax credit è aumentato nel 116%, mentre le opere del 111%. Da sottolineare i numeri nella fascia di richieste più onerosa, ossia quella sopra i 5M, che vedeva 4 opere nel 2021, passate a 13 nel 2023.
Coerentemente, sono aumentati i titoli per costo al minuto nelle due categorie più costose: quelli tra i 20 e i 40.000 euro al minuto erano 13 nel 2019 e sono diventati 42 nel 2023; invece quelli tra 40 e 170.000 (a proposito, fascia troppo ampia per fare valutazioni precise) erano solo 4 nel 2019, sono 24 nel 2023...
Va detto che l’aumento esponenziale di costi non dipende tanto da un aumento generale di puntate: la media serialità (10-20 episodi) passa addirittura dai 23 titoli del 2019 ai 17 del 2023, mentre la lunga serialità (21-100 episodi) era fatta di 11 prodotti nel 2019 e di 20 nel 2023.
Per quanto ci sia molta attenzione all'apporto in questi anni degli streamer, Rai in realtà fa ancora la parte del leone e con un dominio notevole, visto che nel 2023 le sue produzioni sono state 129, un numero che non si raggiunge neanche sommando tutti i lavori delle altre realtà. I principali concorrenti sono comunque Sky (20), Mediaset e Amazon (15 a testa) e Netflix (13).